«28 giorni, 6 ore, 42 minuti, 12 secondi... ecco quando il mondo finirà»
Questa è l’inquietante predizione che giunge allo spettatore, dopo poche scene di vita famigliare e allucinate visioni demoniache, all’inizio del film. È la notte del 2 ottobre 1988, la televisione trasmette i confronti tra George H. W. Bush e Michael Dukakis, Elisabeth rincasa, quando l’esistenza della famiglia Darko viene sconvolta dalla caduta di un motore d’aereo precipitato direttamente nella camera di Donnie. Donnie, però, non è nella sua stanza: dopo un episodio di sonnambulismo, si risveglia nel campo da golf di Middlesex Virginia, destato da due giocatori, e si scopre una strana sequenza di coordinate numeriche sul braccio: “28:06:42:12”.Donnie Darko (Jake Gyllenhaal) è un adolescente alle prese coi problemi dell’età: un liceale maturo, intelligente, compassionevole verso chi versa in condizioni di disagio, ma non gode di popolarità, è introverso e soprattutto schizofrenico – in terapia psichiatrica e sotto cura farmacologica; affetto da un apparente stadio depressivo, vive con tedio l’esistenza non comprendendone il significato, ed entra spesso in contrasto con chi, con ipocrisia bigotta, vuole assolutamente dargli una visione semplicistica e felice della vita. La famiglia di Darko è una mediocre spaccato della middle-class americana di periferia: Eddie, un padre repubblicano in aperto contrasto ideologico con la figlia maggiore, Elisabeth, prossima al college, di idee progressiste e anticonformista, Rose una madre premurosa, scolarizzata non bigotta ma oppressa dai sensi di colpa per l’aver messo al mondo un figlio schizofrenico, e Samantha, la sorellina minore ballerina del gruppo scolastico Sparkle Motion.Donnie ritorna a casa felicemente accolto dalla famiglia, per averlo ritrovato sano e salvo, quando scopre di essere appena scampato dalla morte a causa di una turbina di un Boeing precipitata dal cielo, di cui però gli ispettori della FIA non sanno spiegarsi la provenienza, in quando non risulta staccatasi da alcun velivolo in volo al momento dell’incidente.La vita riprende, ma d’ora in poi una serie di piccoli eventi indipendenti si affacceranno sulla sua vita intrecciandosi rapidamente in una concatenata sequenza di coincidenze, che pian piano perderanno per Donnie il loro aspetto puramente casuale. Tornato a scuola, anche se è ormai ufficialmente l’uomo che ha «fregato la morte», non otterrà ripercussioni positive sulla sua impopolare immagine; durante un confronto in classe sul “the destrurtor”, una nuova ragazza, Gretchen Ross (Jena Malone) entra nell’aula e, dopo il provocatorio invito dell’insegnante di lettere di sedersi accanto al ragazzo che riteneva più carino, viene messa proprio a fianco di lui. Dopo le lezioni, in automobile col padre, eviterà all'ultimo di investire “nonna morte”, una anziana donna che vive le sua giornate in completa solitudine, facendo la spola tra la casa e una cassetta della posta sempre vuota. Donnie tenta di instaurare con l'anziana un compassionevole dialogo ma questa gli sussurrerà all’orecchio una macabra asserzione: “ogni creatura sulla terra quando muore è sola”: questa frase sconnessa non sarà priva di ripercussioni sulla turbata psiche del ragazzo, che nel frattempo ha conosciuto Frank, una sorta di amico immaginario. Frank appare nei sogni di Donnie sotto le vesti di un gigantesco coniglio nero antropomorfo dal grottesco aspetto demoniaco; fu lui a salvarlo la notte dell’impatto conducendolo nel sonno al campo da golf per poi preconizzargli la fine del mondo, e in seguito ad indurlo pochi giorni dopo ad allagare la scuola.